Giovedì 18 maggio 2017

Ore 10 – 11,30
Visita culturale della città di Sabbioneta e degli edifici rinascimentali.

Il Teatro e il Palazzo Ducale saranno visitati insieme ai Membri della Federazione Mondiale terminata la seduta plenaria.

Sabbioneta sorse per volontà di Vespasiano Gonzaga Colonna (ab urbe condita, 1556- 1591), condottiero, principe illuminato e colto, studioso di Vitruvio. Il Gonzaga ne fece la capitale del suo piccolo ducato: una città ben difesa da una forte cerchia muraria bastionata a stella attribuita come progetto allo stesso Vespasiano, ma anche un modernissimo centro d’arte e di cultura, una sorta di “piccola Atene. All’interno delle mura, si sono conservati l’impianto urbano a scacchiera e i raffinati edifici cinquecenteschi. Tra i punti di maggior interesse, le porte di accesso, Imperiale e della Vittoria, la Galleria degli Antichi, il Teatro, il Palazzo Ducale, il primo importante edificio a essere costruito nella nuova città di Vespasiano; la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta. Di gran fascino il “Casino” o Palazzo Giardino, luogo destinato all’otium del duca, la Colonna della dea Pallade, statua di epoca adrianea o antonina, acquistata sul mercato antiquario da Vespasiano; la Chiesa dell’Incoronata, mausoleo ducale, dove, nell’estate del 1988, durante i lavori di risanamento, fu scoperta la tomba di Vespasiano Gonzaga.

Ore 13,00 – 14,00
Cantine di Palazzo Ducale

Pranzo a buffet con i Congressisti

Ore 14,30
Trasferimento a Mantova

Ore 15,00 – 16,30
Mantova, Palazzo Te.

Visita culturale del complesso insieme al gruppo Accompagnatori.

Palazzo Te è considerato il capolavoro di Giulio Pippi de’Jannuzzi , detto Giulio Romano. Le architetture principali e l’apparato decorativo del complesso, ispirato alla domus romana, furono interamente realizzati tra il 1525 e il 1535 nell’area appena fuori città destinata al “onesto ozio” del committente, Federico II Gonzaga. Nonostante i restauri subiti nei secoli, Palazzo Te è uno dei complessi rinascimentali più pregevoli e meglio conservati d’Europa. Giulio vi ha riversato la profonda conoscenza della cultura classica e la perfetta padronanza dei contemporanei, da Raffaello a Michelangelo, unite a inedite, geniali, invenzioni, che ancora stupiscono il visitatore.

Ore 16,30 – 19, 00
Rientro in Albergo, tempo libero.

Ore 19,30 – 20,45
Mantova, Palazzo dell’Accademia.

Aperitivo di benvenuto

Ore 20,45
Mantova, Teatrino Scientifico dell’Accademia.

Concerto in onore della Federazione Mondiale Amici dei Musei.

Il teatro dell’Accademia fu commissionato dagli Accademici mantovani all’architetto e scenografo Antonio Galli Bibiena, nel 1767 per ospitare dimostrazioni scientifiche, conferenze culturali, esibizioni musicali. Il grande architetto barocco ideò una stupefacente sala-teatro a forma campanulata, con 3 ordini di palchetti di cui curò personalmente anche la decorazione ad affreschi monocromi. L’acustica perfetta ne fa uno degli spazi più ambiti dagli esecutori di musica da camera per le loro esibizioni e registrazioni.
Qualche mese dopo l’inaugurazione, nel teatro si esibì in concerto il tredicenne Wolfgang Amadeus Mozart. Il padre Leopold, entusiasta, scrisse alla moglie di aver visto “il teatro più bello del mondo”.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Praesent et leo sit amet justo commodo lobortis ut vitae arcu. Mauris nunc velit, porttitor sed neque at, venenatis aliquam ex.

Venerdì 19 maggio 2017

Ore 10,00 – 12,30
Mantova

Percorso storico-artistico nel centro storico di Mantova, con particolare riguardo alla basilica di Sant’Andrea.

Il percorso illustra i due nuclei più antichi della città, Sito UNESCO: la civitas vetus, compresa tra l’area della cattedrale e il Lago Inferiore, e la civitas nova, caratterizzata dalle sedi dei poteri d’età comunale, su cui i Gonzaga impressero poi il proprio sigillo monumentale.
Nei secoli la città vecchia divenne il centro appartato ed esclusivo della Signoria con gli edifici originari affacciati sulla vasta e severa Piazza Sordello (in origine Piazza San Pietro) e l’estensione del Palazzo Ducale fino al Lago.
Attraverso il Volto di San Pietro la città vecchia comunica con quella comunale, contraddistinta dalle piazze e dalle strade mercantili porticate. Qui compaiono i solenni palazzi comunali: il Palazzo Della Ragione, del Podestà, l’Arengario. Su questa area, nel Quattrocento, intervennero gli architetti del marchese Ludovico e gli esiti più eclatanti sono la Torre dell’Orologio e la Basilica di Sant’Andrea, progettata da Leon Battista Alberti per esaltare la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo, di cui Mantova si considera custode.
La fabbrica albertiana, capolavoro e modello esemplare dell’architettura rinascimentale, rimase incompiuta. Nei secoli seguenti, Antonio Maria Viani aggiunse la cripta per la custodia della santa reliquia e nel Settecento, su disegno di Filippo Juvara, venne innalzata la grandiosa cupola che domina sulla città.
La mattinata si conclude con la visita del Museo Diocesano “Francesco Gonzaga”, che conserva in un bell’edificio quattrocentesco rimodellato in età neoclassica raccolte uniche al mondo, come il corpus di armature italiane quattro-cinquecentesche, la collezione di smalti dipinti, gli arazzi di Parigi di Henri Lerambert, pittore di corte di Enrico IV, e, straordinario, il Messale di Barbara di Brandeburgo (1442 – 1465) miniato da Belbello da Pavia e Girolamo da Cremona

Ore 13,00
Lunch nel Chiostro del Museo Diocesano

Ore 14,30
Visita culturale a Palazzo d’Arco

La dimora dei conti D’Arco, come appare nelle attuali forme neoclassiche, venne iniziata nel 1784 per volere di Gherardo D’Arco. Il progetto è degli architetti neoclassici Antonio Colonna e Paolo Pozzo. Negli anni ’70 del Novecento, il Palazzo è stato lasciato in eredità alla città di Mantova dalla contessa Giovanna, ultima discendente del nobile casato.
Il palazzo si presenta come fosse ancora vissuto. Di notevole valore artistico e storico la pinacoteca con opere che spaziano dal ‘400 al ‘700, da Niccolo’ da Verona a Rubens, a Van Dick, a Luini, a Sodoma, a Bazzani, a Magnasco. Interessante la cucina ottocentesca ricca di oggetti di rame. Al di là dell’inusuale esedra che chiude il cortile d’onore, appaiono il romantico giardino, le palazzine cinquecentesche che ospitano le raccolte naturalistiche di Antonio d’Arco e il grandioso ciclo di affreschi della Sala dello Zodiaco opera di Giovanni Maria Falconetto degli inizi del XVI secolo.

Ore 16,00
Visita culturale al Teatrino Scientifico dell’Accademia

Ore 17,00
Mantova, Palazzo Ducale, visita culturale per i Signori Congressisti e Accompagnatori.

Il più antico nucleo di Palazzo Ducale è denominato Corte Vecchia. Fu abitato prima dai Bonacolsi poi, dal 1328, dalla famiglia Gonzaga che ne fece la propria residenza sino al 1459, quando il marchese Ludovico Gonzaga si trasferì nel Castello di San Giorgio. Sotto Ludovico, il Castello divenne emblema della cultura rinascimentale: su tutto, l’ineguagliabile Camera Picta o degli Sposi a cui lavorò Andrea Mantegna dal 1465 al 1474. Tra le preziosità di Corte vecchia, vanno citate almeno la Sala del Pisanello, con l’affresco che illustra il Lancelot, romanzo bretone sulle gesta dei Cavalieri della Tavola Rotonda; le sale degli Arazzi, con i nove preziosissimi arazzi fiamminghi realizzati su cartoni di Raffaello Sanzio per la Cappella Sistina e replicati con bordo personale per il cardinale Ercole Gonzaga; l’appartamento vedovile di Isabella d’Este Gonzaga con il famosissimo studiolo, il giardino segreto, la Grotta.
Il blocco di edifici sorti verso il Lago Inferiore è chiamato Corte Nuova. Vi spiccano gli edifici di Giulio Romano e di Giovanni Battista Bertani con l’Appartamento di Troia, l’affascinante palazzina della Rustica, la sontuosa Galleria della Mostra, la grandiosa Sala di Manto, salone delle feste del duca Guglielmo. Sempre per Guglielmo, duca musicista, dal 1563 Giovanni Battista Bertani edifica il perno visivo del palazzo: la chiesa palatina di Santa Barbara, dalla meravigliosa acustica.

Al termine della visita, cocktail di commiato nel ‘Cortile d’Onore’.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Praesent et leo sit amet justo commodo lobortis ut vitae arcu. Mauris nunc velit, porttitor sed neque at, venenatis aliquam ex.

Sabato 20 maggio 2017

Ore 10.00–12.30
Verona

Visita guidata al Duomo, a Santa Anastasia e passeggiata al Giardino Giusti.

Il Duomo di Verona con gli edifici ecclesiastici adiacenti è un altissimo esempio della continuità degli insediamenti cristiani a partire dal IV secolo. Un complesso architettonico articolato che racchiude intorno alla imponente e grandiosa cattedrale l’area archeologica con tracce della prima basilica paleocristiana, la chiesa di sant’ Elena, consacrata nel 813, la piccola basilica di san Giovanni in fonte e il chiostro.
Santa Anastasia rappresenta invece il più rilevante modello di chiesa gotica in città. Lo splendido portale, l’interno grandioso diviso in tre navate e le opere in essa conservate – a cominciare da ‘San Giorgio e la Principessa’ di Pisanello – ne fanno un gioiello da non perdere.
A fine mattinata la passeggiata nel verde del Giardino Giusti, magnifico esempio rinascimentale di giardino all’italiana.

Ore 13.00
Lunch nelle sale dell’Accademia Filarmonica di Verona insieme con il gruppo dei congressisti.

Ore 15.00
Visita culturale della città insieme al gruppo dei congressisti.

Passeggiata con guida nel centro di Verona toccando le principali testimonianze della storia cittadina e i monumenti di maggior interesse artistico: l’Arena, Piazza Erbe, il Balcone di Giulietta, Piazza dei Signori, Le Arche Scaligere, Ponte Pietra, visita al museo Archeologico sul colle di san Pietro con spettacolare vista della città.

Partendo a piedi da piazza Bra entreremo subito in contatto con l’Arena, il più significativo monumento della Verona romana: l’anfiteatro famoso in tutto il mondo per la sua bellezza, per il suo stato di conservazione e per la sua stagione lirica. Da qui attraverso via Mazzini giungeremo nel cuore della Verona medievale con la splendida piazza Erbe chiusa su tutti i lati da antichi palazzi di età comunale e scaligera. Successivamente renderemo un omaggio a Shakespeare con la visita del ‘Balcone di Giulietta’ per poi entrare in piazza dei Signori dalla quale si ammirano le Arche Scaligere, gioiello dell’architettura e della scultura gotica dell’Italia settentrionale. Proseguendo attraverseremo il ponte Pietra, il più antico ponte della città costruito in età romana per arrivare al Teatro Romano e al Museo Archeologico situati in una magnifica posizione panoramica.

Ore 17.30
Rientro in hotel

Ore 20.00
Ricevimento presso Palazzo Canossa a Verona accolti dal marchese Guidalberto e dalla marchesa Isabella di Canossa

Il palazzo Canossa, tuttora di proprietà della famiglia, fu costruito a partire dal 1530 per volontà di Lodovico di Canossa, vescovo di Bayeux, e dei suoi nipoti su disegno dell’architetto veronese Michele Sanmicheli. E’ uno dei più rappresentativi esempi dell’architettura rinascimentale in città per l’impianto, per la facciata a bugnato a piano terra e per il grande atrio aperto con tre archi sulla strada. All’interno si conservano mobili, affreschi e dipinti originali.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Praesent et leo sit amet justo commodo lobortis ut vitae arcu. Mauris nunc velit, porttitor sed neque at, venenatis aliquam ex.

Domenica 21 maggio 2017

Ore 10.00 – 12.30
Visita guidata del Museo di Castelvecchio

Il museo civico è situato nel Castello che gli scaligeri fecero costruire a partire dal 1354. L’attuale aspetto si deve all’intervento di Carlo Scarpa che tra il 1957 e il 1964 trasformò e plasmò con il suo stile originale l’intero l’edificio e l’allestimento delle collezioni in esso contenute. L’intervento di Scarpa in Castelvecchio è ancora modello di studio per architetti di tutto il mondo. I camminamenti del Castello offrono una vista incantevole del centro cittadino e del fiume Adige.

Ore 13.00
Lunch presso le sale dell’Accademia Filarmonica di Verona insieme al gruppo dei congressisti

Ore 15.00 – 17.00
Passeggiata lungo il fiume Adige fino alla Basilica di San Zeno e visita guidata della abbazia insieme al gruppo dei congressisti.

La basilica di san Zeno, affiancata dalla Torre abbaziale e dal campanile, è tra i più notevoli edifici romanici dell’Italia del nord. Splendida la facciata con l’immenso rosone e il celebre protiro sorretto da due leoni, scolpito sul finire del XII secolo. Non meno affascinante l’interno della basilica con le tre grandi navate, la cripta, gli affreschi e dulcis in fundo la tavola del Mantegna con la ‘Madonna in trono con il Bambino e Santi’, capolavoro dell’arte italiana della metà del ‘400 e pietra miliare della storia dell’arte italiana.

Un servizio di pullman sarà organizzato per i transfer tra Verona e Mantova

Museo di Castelvecchio - Verona